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India vino reportIl Mercato del VINO in INDIA
Report 2024


Formato: PDF
Prezzo: Euro 48
Codice prodotto: IND24REP
Pagine: 85
Stato: disponibile

Indice: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato del vino: caratteristiche principali - La produzione nazionale - Import-Export di vino - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione di vino e bevande alcoliche  - Tariffe e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita del vino - Catene della Gdo (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Formazione dei prezzi  - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata nel mercato indiano - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.

 

 

 India vino databaseIl Mercato del VINO in INDIA
  Database 2024

Formato: Excel
Prezzo: Euro 47
Codice prodotto: IND24DB
Numero riferimenti: 140
Stato: disponibile

Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della Gdo (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca - Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana

 

 

 

 

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IL MERCATO DEL VINO IN INDIA
(Breve introduzione)

 

L’India per le sue dimensioni e soprattutto per quelle della sua popolazione, poco meno di 1.400 milioni di abitanti, può essere considerata un continente. È una delle economie emergenti negli ultimi anni, fa parte dei cosiddetti BRIC, con tassi di crescita attorno al 4-5% che, rispetto agli standard europei sarebbero percentuali favolose ma che per le necessità di quel paese sono considerate deludenti. L’India ha sicuramente sia l’ambizione che le dimensioni per diventare nei prossimi decenni una delle grandi potenze economiche e politiche del pianeta.
L’economia indiana come dicevamo è in fase di crescita  e, nonostante la gran parte della popolazione viva ancora in condizioni di grande povertà sta emergendo una classe media più forte, più numerosa, più ricca, con stili di vita e di consumo sempre più simili a quelli delle classi medie europee o nordamericane.
L’India resta certamente un paese con enormi contraddizioni, con grandi problemi sociali ma lo sviluppo economico sta modificando anche tutto il sistema di valori tradizionali o fenomeni come la stratificazione per caste della società indiana.
Anche se una parte consistente della popolazione indiana, soprattutto in alcuni Stati, è di religione musulmana, quindi non consuma vino, nelle altre comunità religiose non vi sono ostacoli o proibizioni particolari riguardanti il consumo di alcolici.
La cultura del vino è estranea alla tradizione indiana ma negli ultimi vent’anni il consumo e anche la produzione hanno cominciato a diffondersi.
La produzione deve fare i conti con le caratteristiche del territorio e le condizioni climatiche che spesso non sono favorevoli alla coltivazione della vite. La produzione vitivinicola indiana è prevalentemente concentrata in alcuni Stati: nello Stato del Maharastra (dove si realizza l’85% della produzione nazionale) e in Stati come il Karnataka, e l’Himachal Pradesh. I consumi per l’80% si concentrano in quattro Stati sui ventinove che costituiscono l’Unione Indiana, sono un fenomeno che riguarda in prevalenza le grandi realtà urbane e in particolare le città di: Mumbai, Dehli, Goa e Bangalore.
La produzione indiana sta crescendo sia in quantità che in qualità e, negli ultimi anni, i vini indiani sono sempre più presenti nelle fiere internazionali e hanno iniziato anche a ricevere premi e riconoscimenti.
I vitigni più diffusi in India sono di origine francese: Chardonnay e Sauvignon Blanc per i bianchi, MerlotCabernet Sauvignon e Shiraz per i rossi.
Il mercato del vino è molto concentrato, sia per ciò che riguarda la produzione con un piccolo gruppo di imprese che, sostanzialmente, ha una posizione dominante, sia per ciò che riguarda l’importazione concentrata in gran parte nelle mani di un piccolo gruppo di imprese.
Certo a livello di consumo pro-capite l’India è uno dei paesi al mondo con i più bassi indici di consumo: circa 0,09 litri all’anno. Va tenuto presente però nell’interpretare correttamente queste statistiche che l’età legale per bere varia da Stato a Stato, andando dai 18 ai 25 anni e circa la metà della popolazione indiana ha un’età inferiore ai 25 anni!
Ma una classe media affluente, sempre più aperta verso l’estero, che viaggia per motivi di studio, di lavoro o semplicemente per turismo sta sviluppando anche il mercato del vino. Le classi medie indiane apprezzano sempre più questa bevanda tanto è vero che negli ultimi anni il mercato è comunque cresciuto si prevede un’ulteriore crescita.
Il consumatore medio indiano ha una scarsa conoscenza di questa bevanda e delle sue caratteristiche, non esiste una “cultura” del prodotto anche se il vino comincia ad essere alla moda tra i giovani ed è diffusa l’idea che il consumo, moderato, di vino, abbia effetti benefici sulla salute.
La produzione nazionale nel 2019 superava i 31 milioni di litri mentre le importazioni ammontavano a più di 4 milioni di litri.
I principali paesi esportatori di vino sono in ordine: Singapore (con una quota in valore del 24%), Australia, Francia, Italia e a seguire tutti gli altri.
Vini bianchi e rossi sono abbastanza equivalenti nelle percentuali di consumo mentre praticamente sconosciuti sono i vini rosati. Nell’acquisto elemento decisivo resta il prezzo.
Il mercato del vino in India presenta ancora parecchie problematiche.
Esiste un sistema complesso di licenze e altri vincoli burocratici. Il vino d’importazione può essere considerato un bene di lusso a causa del pesante e contorto sistema impositivo che finisce per quintuplicare il prezzo al consumatore. Il sistema della distribuzione commerciale è ancora molto inefficiente e affollato da numerosi, anzi troppi, intermediari.
Ci sono poi altre difficoltà nella distribuzione. In alcuni Stati la vendita del vino è proibita, negli Stati in cui è consentita però il vino può essere venduto soltanto o negli alberghi di una certa categoria o in negozi specializzati nella vendita di bevande alcoliche. Solo negli ultimi anni hanno cominciato a comparire bottiglie di vino in alcune catene di supermercati, ma solo in alcuni Stati dell’Unione. Il paese poi è molto vasto con un sistema infrastrutturale ancora carente.
In India inoltre è vietata la pubblicità sui mass media per promuovere il consumo di bevande alcoliche, vino incluso.
Nonostante tutte queste problematiche la domanda di vino, soprattutto di qualità, ha continuato a crescere  e tutto fa prevedere che continuerà a crescere anche nei prossimi anni.
I vini italiani sono favoriti dal successo della nostra gastronomia e dalla sempre maggior diffusione di ristoranti di cucina italiana.
Le prospettive sono considerate interessanti per ciò che riguarda lo sviluppo ulteriore del mercato anche se l’India appare come una “grande promessa” del mercato del vino che non ha ancora esplicitato il suo potenziale.

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