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SINGAPORE

 

Singapore vino reportIl Mercato del VINO a SINGAPORE
Report 2024


Formato: PDF
Prezzo: Euro 40
Codice prodotto: SIN24REP
Pagine: 75
Stato: disponibile

Indice: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato del vino: caratteristiche principali - La produzione nazionale - Import-Export di vino - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione di vino e bevande alcoliche  - Tariffe e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita del vino - Catene della Gdo (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Formazione dei prezzi  - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata nel mercato di Singapore - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.

 

 

 Singapore vino databaseIl Mercato del VINO a SINGAPORE
Database 2024

Formato: Excel
Prezzo: Euro 40
Codice prodotto: SIN24DB
Numero riferimenti: 204
Stato: disponibile

Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della Gdo (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca - Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana

 

 

 

 

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IL MERCATO DEL VINO A SINGAPORE
(Breve introduzione)

 

Singapore è una piccolissima città-stato, con circa 5,7 milioni di abitanti, ma è una vera potenza economica. Collocata in posizione strategica nell’Asia sud-orientale ha un’economia molto forte: è una delle più importanti piazze finanziarie asiatiche, un grande centro logistico, un’importante meta turistica. Il reddito pro capite è piuttosto elevato, sui 45.000 Euro annui.
Negli ultimi 15 anni il mercato del vino è praticamente raddoppiato e i ritmi di crescita continuano ad essere attorno al 5% annuo, i singaporiani sono molto cosmopoliti, molto aperti alle cucine internazionali e quindi anche ai gusti e ai sapori che provengono da altri paesi e altre culture. Il vino italiano è molto apprezzato e favorito, come in molti altri paesi, dalla diffusione di ristoranti di cucina nostrana. Il consumo pro capite ha raggiunto circa i 3 litri annui.
Il target di coloro che consumano vino è costituito sostanzialmente da tre categorie di persone: singaporiani con reddito medio-alto, residenti stranieri nel paese, turisti. Si tenga presente che il paese ha, per ragioni turistiche o di lavoro, ben 19 milioni di visitatori all’anno.
A Singapore nel 2019 si sono importati più di 31 milioni di litri di vino di cui circa 13 sono stati riesportati negli altri paesi limitrofi soprattutto verso la Malesia (36% della quota di export), l’Indonesia, la Tailandia, il Vietnam, la Cina.
In ordine, tra i paesi da cui si importa vino, abbiamo in volume: la Francia (42%), l’Australia, l’ Italia, gli Stati Uniti, il Cile, la Nuova Zelanda.
La Francia ha una posizione di leadership per l’immagine che hanno i suoi vini, l’Australia si avvantaggia della vicinanza geografica e del fatto che molti singaporiani hanno visitato quel paese per ragioni di lavoro o turistiche e quindi hanno potuto conoscere i vini australiani.
Il vino viene considerato dai consumatori di Singapore una bevanda raffinata, molto “alla moda”, anche se si tratta di un tipico consumo di lusso (visti i prezzi del prodotto) che fa status sociale. Si preferisce il vino rosso, il 60% del mercato (mentre quelli bianchi sono al 37%, i rosati al 3%), anche perché la maggioranza dei consumatori locali di vino sono di etnia cinese e i cinesi preferiscono i vini rossi. Tuttavia i vini bianchi risultano preferiti dalle donne e dai giovani che consumano il vino come aperitivo.
La tassazione sugli alcolici, vini compresi, a Singapore è piuttosto elevata, in quanto il governo cerca di limitare e scoraggiare il consumo di alcolici, e quindi il prezzo al consumatore di una bottiglia è abbastanza caro. Sul vino poi, oltre a gravare imposte piuttosto elevate, vi sono tutta una serie di regolamentazioni anche piuttosto complesse per quel che riguarda l’importazione.
Il 30% del vino, in termini di volumi, si vende nel settore Horeca mentre il 70% si vende nei settori off trade, principalmente nelle grandi catene della GDO, nelle quali i vini italiani hanno maggiori difficoltà ad entrare. Se invece si guardano i dati in termini di valore la percentuale è 50% e 50% anche perché nel settore Horeca i margini di ricarico sono più elevati.
Il mercato di Singapore è interessante non tanto per le sue dimensioni, comunque limitate, o per il fatto che il mercato del vino stia crescendo, ma soprattutto perché a Singapore si trovano molti importatori e distributori che operano un po’ su tutti gli altri mercati asiatici. Può quindi essere un buon punto di partenza per aggredire mercati come quello malese, indiano, giapponese, cinese, ma anche quello australiano o neozelandese. Altro dato importante è che a Singapore, a differenza di altri paesi asiatici, l’inglese lo parlano tutti.

 

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