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RUSSIA
Il Mercato del VINO in RUSSIA
Report 2024
Formato: PDF
Prezzo: Euro 50
Codice prodotto: RUS24REP
Pagine: 116
Stato: disponibile
Indice: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato del vino: caratteristiche principali - La produzione nazionale - Import-Export di vino - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione di vino e bevande alcoliche - Tariffe e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita del vino - Catene della Gdo (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Formazione dei prezzi - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata nel mercato russo - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.
Il Mercato del VINO in RUSSIA
Database 2024
Formato: Excel
Prezzo: Euro 50
Codice prodotto: RUS24DB
Numero riferimenti: 214
Stato: disponibile
Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della Gdo (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca - Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana
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IL MERCATO DEL VINO IN RUSSIA
(Breve introduzione)
La Federazione Russa è il più grande paese del mondo per estensione territoriale e ha una popolazione di poco più di 149 milioni di abitanti, la gran parte concentrata nelle regioni europee.
In Russia il consumo di bevande alcoliche pro capite è tra i più elevati al mondo anche se concentrato, prevalentemente, su bevande ad alta gradazione alcolica come la vodka o sulla birra.
Il vino è conosciuto anche se i consumi sono ancora bassi, circa 7 litri pro capite all’anno. Durante l’epoca sovietica i consumi e la produzione nazionale di vino erano molto più elevati. La produzione era concentrata in prevalenza in territori che ora sono diventati repubbliche indipendenti come Moldavia, Georgia, Ucraina e Azerbaigian. Tuttavia è rimasta una produzione, anche se di qualità ancora bassa, in alcune aree meridionali vicino alle coste del Mar Nero e del Mar Caspio. Inoltre, politiche pubbliche di contrasto al fenomeno endemico dell’alcolismo hanno portato nel corso degli anni a una riduzione della superficie vitata e della produzione vinicola interna che resta quantitativamente scarsa e di bassa qualità.
Ci sono attualmente circa 500 produttori di vino nella Federazione russa e la produzione nazionale arrivava nel 2019 a circa 460 milioni di litri annui, consumati prevalentemente sul mercato interno, solo l’1% veniva esportato verso paesi dell’ex area sovietica.
Più del 60% del vino consumato nel paese è d’importazione. Nel 2019 sono stati importati 657 milioni di litri per un valore di circa 1.033 milioni di Euro. Nel 2019 l’Italia era il primo esportatore sia in volume che in valore.
Fondamentale funzione di traino per il successo dei vini italiani lo hanno svolto i ristoranti di cucina italiana che riscuotono un grande successo in Russia. Si pensi che nella capitale, Mosca, un terzo del totale dei ristoranti propongono cucina italiana.
Nel settore poi degli spumanti l’Italia aveva, nel 2019 una quota di mercato attorno al 60%, sia in volume che in valore. I principali paesi esportatori di vino verso la Federazione russa erano, in volume in ordine di importanza (dati del 2019) dopo l’Italia, la Spagna, la Georgia, la Francia, la Moldavia, il Cile, il Sudafrica e poi tutti gli altri.
I vini italiani sono posizionati molto bene nel settore Horeca (primo fornitore), e nei negozi specializzati, (esistono ormai vere e proprie catene di negozi per la vendita al dettaglio sia di vini che di prodotti gourmet d’importazione), ma cominciano ad essere presenti anche nelle catene della GDO (grande distribuzione organizzata) e quindi sugli scaffali dei supermercati, canale commerciale nel quale una posizione preminente l’hanno conquistata i vini francesi.
I vini francesi godono ancora di un’immagine forse un po’ stereotipata di prodotto di lusso e sofisticato, per cui occupano il primo posto nel cosiddetto settore premium, cioè la fascia medio-alta del mercato.
Il mercato russo del vino negli ultimi anni ha dimostrato un notevole dinamismo e tassi di crescita consistenti.
Il mercato russo non è un mercato facile, esistono notevoli complicazioni di carattere burocratico-amministrativo, ostacoli di natura tariffaria e non tariffaria e di natura fiscale che non favoriscono l’export di vino verso quel paese. Tuttavia la forte crescita della domanda di prodotti di qualità da parte di una classe media in espansione, che sta assumendo stili di vita e di consumo di tipo occidentale, ha trainato la domanda di vini anche italiani.
Per quel che riguarda le preferenze dei consumatori, i russi si orientano in prevalenza verso vini dolci e semi dolci (il 65% dei vini consumati nel paese). Molto apprezzati sono anche i vini aromatizzati e i vermouth.
La preferenza è a favore dei vini rossi (66%) rispetto ai bianchi (30%), la quota restante va ai rosati. Il consumo di vino non è ancora un consumo abituale per la gran parte dei consumatori. Il vino si consuma molto al ristorante e nei locali o in occasione di feste e celebrazioni.
I vini italiani godono di ottima fama ed immagine, trainata dal grande successo della gastronomia italiana ma la presenza di vini italiani è ancora scarsa al di fuori dei due grandi agglomerati urbani del paese: Mosca e San Pietroburgo.
Le prospettive sul mercato russo restano comunque interessanti. La domanda di prodotti di qualità e i vini italiani nella gran parte ormai rientrano in questa categoria, è comunque in ascesa. C’è una crescente tendenza a sostituire altri prodotti alcolici come la birra o la vodka con un prodotto alcolico più “delicato” e “gentile” come il vino. I consumi di vino aumentano nella popolazione femminile, tra i giovani e nelle fasce di popolazione con redditi e livelli di istruzione medio-alti.
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