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Australia vino reportIl Mercato del VINO in AUSTRALIA
Report 2024


Formato: PDF
Prezzo: Euro 48
Codice prodotto: AUS24REP
Pagine: 88
Stato: disponibile

Indice: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato del vino: caratteristiche principali - La produzione nazionale - Import-Export di vino - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione di vino e bevande alcoliche  - Tariffe e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita del vino - Catene della Gdo (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Formazione dei prezzi  - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata  nel mercato australiano - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.

 

 

 Australia vino databaseIl Mercato del VINO in AUSTRALIA
Database 2024

Formato: Excel
Prezzo: Euro 47
Codice prodotto: AUS24DB
Numero riferimenti: 424
Stato: disponibile

Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della Gdo (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca - Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana

 

 

 

 

Il MERCATO del VINO in AUSTRALIA  Report + Database  a soli Euro 76
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IL MERCATO DEL VINO IN AUSTRALIA 
(Breve introduzione)

 

L’Australia è la 12° economia del pianeta e ha avuto anche negli ultimi anni tassi di crescita superiori al 2% annuo. Il reddito pro capite è uno tra i più elevati al mondo. La disoccupazione è a meno del 6%, il debito pubblico è basso, il regime fiscale molto favorevole, la flessibilità nel mercato del lavoro elevata, il tasso di inflazione basso e il sistema bancario e finanziario molto solido.

 

L’Australia si trova nel Pacifico, con vicini molto dinamici, a cominciare dalla sempre più forte economia cinese, un’area che sta diventando il nuovo asse degli equilibri economico-commerciali a livello globale dopo il graduale declino dell’Europa che persiste, ormai da anni, nel seguire politiche economiche di austerità che hanno portato solo recessione e progressiva deindustrializzazione dei paesi dell’Unione Europea.

 

L’Australia è un grande produttore ed esportatore di vini. La produzione globale di vino ammontava, nel 2019, a circa di 1.250 milioni di litri. Il mercato australiano del vino è in una fase di forte crescita anche se ormai vicino alla saturazione ma nel quale esistono ancora spazi e opportunità per prodotti nuovi e di una certa qualità.

 

Solo il 40% della produzione viene consumato sul mercato interno mentre il restante 60% viene esportato per circa 750 milioni di litri nel 2019, anche se gli andamenti ballerini della valuta australiana negli ultimi tempi non sempre hanno favorito l’export.

 

I principali mercati verso cui viene esportato il vino australiano erano nel 2019, in ordine di importanza: Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Canada e Nuova Zelanda.

 

L’industria vitivinicola australiana è fortemente concentrata, ha una produttività elevata e una forte vocazione all’export. I vini australiani hanno raggiunto livelli qualitativi piuttosto elevati e, anche per ciò che riguarda la commercializzazione, hanno adottato politiche di marketing molto efficaci e aggressive, basti pensare al successo, diventato ormai una case history studiata in tutte le business school, di Yellow Tail, vini prodotti da un’azienda i cui proprietari, tra l’altro, sono di origine italiana.

 

Forte è l’appoggio statale allo sviluppo del settore ritenuto strategico per l’economia australiana.

 

Il mercato interno non è molto grande date le dimensioni limitate della popolazione (circa 26 milioni di abitanti con circa il 5% di origine italiana), con un potenziale di consumatori che si aggira a  poco più di 16 milioni di persone, anche se i consumi pro capite di vino sono piuttosto elevati (circa 30 litri annui) e in leggero aumento. Il vino inoltre pare stia conquistando quote di mercato a svantaggio della birra che resta comunque la bevanda alcolica di maggior consumo nel paese (circa 100 litri annui pro capite).

 

Le principali aree di produzione sono nelle regioni meridionali e nei territori vicino alla costa, negli stati del South Australia, del New South Wales e di  Victoria.

 

Circa il 62% della produzione nazionale è di vini rossi anche se nei consumi della popolazione australiana prevalgono i vini bianchi che rappresentano il 50% del totale dei vini consumati mentre i rossi si attestano a circa il 35%.

 

Per ciò che riguarda le importazioni di vini, la gran parte (più del 60%, in termini di volumi) provengono dalla vicina Nuova Zelanda, favoriti, sia dalla vicinanza geografica e culturale, sia da un accordo di libero scambio vigente tra i due paesi. Seguono come paesi esportatori la Francia, l’ltalia, il Sudafrica,  la Spagna.

 

Per ciò che riguarda la distribuzione commerciale il paese presenta alcune criticità come l’enorme estensione e quindi distanze notevoli e la elevata concentrazione della popolazione in alcune aree urbane come Sidney, Melbourne, Brisbane, Perth e Adelaide.

 

In forte crescita è il comparto del vino biologico sempre più apprezzato dai consumatori australiani molto sensibili ed attenti alle tematiche ambientali.

 

I consumatori australiani sono consumatori sofisticati, con buone disponibilità di reddito, che conoscono abbastanza bene una bevanda come il vino e sono sempre più attenti e alla ricerca di prodotti di qualità. In crescita sensibile è il consumo di vino da parte della popolazione femminile.

 

Molto importante per la commercializzazione del vino italiano è il settore Horeca, nel quale fondamentali sono i ristoranti di cucina italiana, anche se il principale canale di smercio dei vini restano i negozi all’interno delle catene della GDO. In forte crescita sono anche le vendite via web.

 


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